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In questa raccolta di saggi, frammenti e aforismi irriverenti, Karl Kraus esprime tutta la sua ironia dissacrante scagliandosi contro la morale della piccola e media borghesia. Nella Vienna novecentesca, la città di Freud e Klimt, dove le scienze e le arti andavano contaminandosi con la vita erotica, si parlava di sesso e carattere, di erotismo e sofferenza fisica, di donne incapaci di attenersi a principi etici o giuridici. Donne come acquerelli puri ed eterei, ma anche donne amorali e piegate completamente alla fisicità. Kraus sente che la questione femminile gli permette di stanare le ombre filistee del suo tempo, annidate in un mondo maschile uniformato dalla medesima mentalità che non conosce divisioni sociali o economiche. "La società borghese è costituita da due specie di uomini: quelli che annunciano che da qualche parte è stato scoperto un covo di vizi e quelli a cui dispiace averne appreso l'indirizzo troppo tardi".